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Visualizzazione dei post da luglio, 2024
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OGNI TANTO, IN GIRO PER IL WEB…. Ogni tanto, in giro per il web. si leggono riflessioni che in egual misura mettono in luce il peso e l'importanza di fare del bene e di non farlo. In entrambi i casi, i giudizi della platea si spaccano, tra chi è assolutamente d'accordo e chi assolutamente contrario. Cosa che accade comunque un po' per tutti gli argomenti. Ma che si faccia del bene o che non lo si faccia (che non è la stessa cosa, quest'ultima, che fare del male) è uno tra gli argomenti più appetibili. Accade che gli autori di queste riflessioni, invece che trovare un consenso al loro pensiero, scatenino quelle stesse reazioni disinibite e senza freni che si manifestano quando si tocca un nervo scoperto. Qualunque cosa uno scriva in tal senso, si avrà immediatamente uno schieramento a favore ed uno contrario. Perchè, se si fà del bene, ci sarà sempre quello pronto ad evidenziare che chi il bene lo riceve non ne sarà mai grato abbastanza, ne approfitterà, ne vorrà sempre ...
Oggi ho letto una dichiarazione dell'attore Keanu Reeves, che ha la mia stessa età. Ma non è per questo che ho letto la sua dichiarazione. Ciò che catturato la mia curiosità è che lui, alla sua (e mia) età dice di pensare continuamente alla morte. Come se cinquantanove anni fosse il traguardo definitivo della vita, dalla quale non potersi aspettare altro che la fine. Ma anche io penso spesso alla morte. Spesso però, non continuamente. Da quel che ho inteso, la condizione di Reeves dipende dai diversi lutti familiari che ha già dovuto sopportare. Condizione per cui un soggetto può restare in effetti condizionato dall'idea che sia la morte il fulcro dell'esistenza,  prescindendo da ciò che quest'ultima offra in alternativa. Come se la vita fosse soltanto una linea che unisce nascita e morte, ignorando tutto ciò che sta nel mezzo, tutto ciò che questa linea rappresenta, o contenga. Non importa che invece la vita sia un passaggio, un percorso, un cammino, molto intenso, in ...
Ciao, questo è il primo post del nuovo blog che ho creato, anzi, che mi sono creato. Ma perchè ho creato un blog ? Perchè ho la necessità di capire a fondo se quello che scrivo interessa alla gente, in che modo ed in che misura. Se la gente apprezza quel che scrivo e come lo scrivo. Se volessi continuare a scrivere solo per me stesso, non avrei creato questo blog. Mi basterebbe continuare a farlo sul profilo personale di Facebook, dove posto con una certa costanza, ma dove ho riscontri pressochè irrosori, sulle reazioni della gente a quel che scrivo. Per quanto, su questo aspetto, penso ci sia da discutere parecchio. Ma non qui e non adesso; ci sarà (forse...) occasione di farlo. E non ho paura che questo blog si riveli prima o poi un boomerang, a causa di quanto e come i vari haters avranno modo di riversare cattiverie e porcherie sul mio blog ? Sì, ce l'ho, ma ormai sono in ballo e voglio ballare. Poi semmai, se non reggo, stacco la musica e spengo tutto. Spero che in molti mi le...