E' ESTATE, FA CALDO.

Quando è inverno, quando tira quel vento gelido che ti entra dentro i vestiti e il corpo reclama ristoro, come l'anima che anela quiete e riposo, in un contesto climatico che favorisca il relax all'aperto, la sola cosa a cui penso è il caldo sole dell'estate. Per quanto, una tazza di cioccolata calda, centellinata sulla poltrona preferita, davanti al caminetto accesso, avvolto nella imprescindibile copertina, mentre fuori infuria la bufera, è qualcosa che compete di brutto col relax all'aperto, col rischio di vincere a mani basse. Ma essendo più facile avere accesso ad un prato o ad una spiaggia qualunque, su cui stendersi liberamente a godere della bella stagione, invece che ad un tipico ma costoso chalet di montagna, è più che probabile che la soluzione meglio percorribile sia la prima. E quindi parliamo dell'estate. Di questa estate. Della stagione in cui tutti si sentono soffocare e tutti si lamentano, invocando e pregando le loro divinità affinchè il freddo torni presto e bestemmiando e maledicendo quelle del caldo e dei suoi adepti. Io sono uno di quegli adepti. Io no, io non voglio che torni il freddo. Io odio il freddo, che vorrei non tornasse mai. A me il caldo piace, mi piace sudare, perchè vuol dire che è estate e non inverno, mi piace sentire la pelle umida e scivolosa, mi piace assimilare boccheggiando le temperature sahariane, sentirmi addosso gli indumenti madidi, che una volta tolti vanno strizzati. Mi piace fare scorta di tutto questo, perchè, quando farà di nuovo freddo, io mi possa ricordare di quanto il paragone non regga, tra quel rassicurante caldo estivo che mi brucia, dandomi la misura dell'essere vivo e di godere di questa condizione ed il freddo invernale (o infernale, a dispetto dell'aggettivo più adatto al caldo che al freddo), che mi impedisce ogni sensazione, gelandomi anche il cervello. E questo senza vivere a Mosca. Ora è estate e quindi fa caldo. Inutile cercare ragioni o motivazioni astruse che spieghino questa condizione come anomala: ribadisco, è estate e quindi fa caldo. E' inutile ricorrere alle controverse opinioni sui cambiamenti climatici: fà freddo e fà caldo, più o meno alla stessa maniera, ogni anno ed io vorrei facesse sempre caldo. E' inutile lamentarsi, sperare che faccia meno caldo o addirittura che piova. Ma no ! Ma quale pioggia ?! Non vi è bastata tutta quella venuta giù fino Giugno inoltrato ?! Caldo, caldo, caldo ! E' quello che desidero tutto l'anno, è quello che aspetto per andare al mare, è quello per cui conto i giorni, quando mi trovo in scooter sotto la pioggia battente, alle ore tardo pomeridiane già buie dei cupi mesi freddi, infagottato come un cacciatore di balene in Antartide, lanciando, invece che fiocine, sproloqui verso la stagione avversa. Ed ora che ce l'ho me lo tengo stretto, il caldo. Perchè mi fà godere anche di comodità non indifferenti. Tipo quella di potersi vestire leggeri, con poco e velocemente: una polo, un paio di bermuda, sandali e via! Vuoi mettere coi giacconi, i piumini, i berretti, i guanti e gli scarponi d'alta montagna ?! La maglietta termica ?! Ma dai ! Viva l'estate e viva il caldo ! Poi, quando sarò vecchio davvero e non potrò uscire nelle ore più calde ed al contempo bere molta acqua, come i tg continueranno a ricordare anche tra vent'anni, vedi mai che uno se lo scorda, allora mi resterà forse ancora un po' di energia per pentirmi di tutta questa mia passione per il caldo, che da vecchietto forse non reggerò più tanto bene. Ma c'è tempo per preoccuparsi di questo, spero....

Commenti

  1. Vuoi mettere queste parole contro i triti e ritriti commenti sempre uguali sulla estate nei tg?
    Bravissimo Pier!

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  2. A me piacerebbe avere la capacità tua di fare un pezzo sulla gioia che mi da quando le giornate piano piano si allungano contrapposta al disagio che sto già provando vedendo ancora buio alle 5,30...

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