LA STRAVAGANZA CHE S’INCONTRA PER STRADA

Un signore distinto, sui cinquantacinque, pelato, elegante nel suo completo in tessuto leggero color nocciola, occhiale raffinato, cravatta coraggiosa visto il caldo. Attraversa la strada e si ferma a conversare con un altro personaggio. Un po’ meno distinto costui, alto e dinoccolato, occhialuto anch’egli, maglietta e bermuda in tonalità militari, che non a caso richiamano il copricapo, coraggioso tanto quanto la cravatta dell’interlocutore, trattandosi di un basco in panno nero orlato, non propriamente adatto alla calura persistente di questo periodo, con la particolarità di cinque nobili stellette, in bella vista frontale. Non mi è stato possibile constatare se i due si conoscessero, se si fossero incontrati per caso, o se avessero un appuntamento. O se invece non si conoscessero ed avessero cominciato a parlare per pura cortesia. Fatto sta che in comune sembravano avere davvero ben poco ed a fatica, in quei pochi attimi concessimi dal fato, ho cercato di immaginare che cosa potesse collegarli. Forse il primo era un avvocato e il secondo un suo cliente un po’ bizzarro? Così, ad occhio... Oppure, forse il secondo ha semplicemente fermato il primo per chiedergli l'ora e, una cosa tira l'altra, si sono piaciuti? Per quanto questo post sia del tutto inutile e non abbia nulla da comunicare, l'accostamente dei due personaggi in questione era troppo bizzarro per passare inosservato. Mi rammarico di non aver avuto modo, né di attendere l'esito dell’incontro, per meglio inquadrarlo, né di aver potuto immortalare la scena, così da condividere la sensazione non solo a parole, suscitando, tramite l'immagine, un interesse meglio giustificato. Quindi adorno il post con un’altra immagine, che per (in)coerenza a sua volta non significa nulla, se non mettere in mostra un pavimento in piastrelle di ottimo cotto. Oh, non è che si può esser sempre profondi, eh....!

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