ROCK, AMORE MIO!
Il rock è il mio genere musicale preferito, in tutti i suoi sottogeneri, escluso il per me inascoltabile metallo più pesante. Il mio gruppo preferito sono i Beatles, è risaputo, seguito a ruota dalla molto meno famosa ELO, per poi annotare a parimerito almeno una ventina di altri gruppi storici del panorama rock di origine anglosassone. Ciò non significa tuttavia che io ascolti sempre e solo questi gruppi. Non disdegno di ascoltare il buon pop degli anni 70/80 e, quando mi capita e sono in vena, un po’ di classica. Diciamo più in generale che, nei momenti in cui posso concedermelo, la musica si ritaglia a pieno titolo il suo più che lecito spazio all’interno della mia esistenza, come componente essenziale, quasi indispensabile. Se per esempio sono in casa o in auto da solo, cerco di sintonizzarmi immediatamente su Virgin Radio Classic Rock (https://www.virginradio.it/sezioni/1219/virgin-radio-rock-classic), più raramente metto su un cd. Questo perché lascio che sia il caso a propormi in quel momento quella data musica, quel dato pezzo di quel gruppo, perché è così che deve andare. Mi piace tutto, più o meno e prendo quel che passa il convento, nella certezza di non restare deluso. Dalla ballata di Springsteen a quelle dei Creedence, dal rock cosiddetto duro ed invece amabilissimo degli AC/DC, alla mia passione che sono Penny Lane, The Long And Winding Road, eccetera. Dalla poesia dei Supertramp al sogno americano degli omonimi America. Dal country rock che amo degli Eagles alla impareggiabile sinfonia di Jeff Lynne e la sua Orchestra della Luce Elettrica (in inglese, la suddetta ELO). Perché è così che mi rilasso e rincorro il sogno definitivamente irrealizzabile di essere sul palco a suonare la batteria in uno di questi gruppi, oppure di sostituire Glenn Frey nell’assolo di chitarra in Hotel California. Vorrei andare avanti, citando ed omaggiando gli altri artisti e gruppi che adoro con la medesima passione e lo stesso trasporto, perché fare classifiche, in un mondo come quello del rock classico è del tutto inopportuno: come si fa a dire che i Led Zeppelin sono stati migliori dei Pink Floyd o vice versa? Assurdità. Ma non posso farlo, altrimenti non smetterei più di scrivere. Per quanto mi riguarda, i Beatles e la ELO hanno rappresentato qualcosa di più significativo che soltanto ascoltare la loro musica, durante gli anni migliori della mia vita. Per cui non sono i miei preferiti solo per la loro musica. Non mi reputo un esperto, forse un conoscitore, in particolare dei primi, ma tutto il resto è puro ardore per la musica. Ed immagino che una cosa del genere valga un po’ per tutti, tutti noi boomer che siamo cresciuti negli anni ‘80, ascoltando ed amando chi meglio era in grado di trasmetterci emozioni e di farci volare, a seconda dei singoli gusti strettamente personali. Amavamo ed amiamo il rock, che è un po’ come amare la squadra del cuore, che non rinnegheremmo mai, per nulla al mondo, nemmeno sotto tortura, dato che non esisterà mai un genere musicale che potrà appassionarci meglio e più del rock. Per quanto ai bei tempi ci piacesse anche l’onnipotente Michael Jackson ed anche solo per gioco, o per accattivarci le attenzioni della “tipa”, ci schieravamo coi Duran Duran da una parte, o gli Spandau Ballet dall’altra. E gli artisti italiani? Vabbè, qui dovrei aprire un’altra pagina e forse lo farò. A differenza di molti appassionati di musica come me, io conosco due o tre canzoni italiane a memoria e sono tutte ad Edoardo Bennato. Ma, non me ne vogliate, non c’è paragone con tutto quanto detto sopra. Infine, la foto, che ha più o meno trentacinque anni e non è solo di un gruppo di amici. È di un gruppo musicale formato da amici. Anche se durò poco e non fu mai davvero un gruppo musicale. Ma solo averci provato ha significato tanto, per me e sono sicuro anche per loro. Perché per pochissimo tempo…let there be rock anch’io!

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