UNA NUOVA STELLA

Quando una star lascia questo mondo, porta con sé sogni e ricordi di milioni di fan. È come se si aprissero le porte dell’Olimpo ed un nuovo dio le varcasse. Non a caso l’interpretazione di Val Kilmer che io ho sempre preferito è quella di Jim Morrison, uno dei tanti grandi artisti “maledetti” che si sono accomodati sull’Olimpo anzitempo. E Val oggi se n’è andato lasciandoci una bella eredità di personaggi iconici, oltre a quello del leader dei Doors, che ci faranno compagnia alleviando la tristezza per la dipartita del loro impareggiabile a modo suo esegeta. Ne “Il Santo” mi ha stuzzicato la passione del personaggio già portato sul piccolo schermo molti anni prima da Roger Moore e quindi incrementando il mio apprezzamento nei suoi confronti. In “Top gun” è stato uno dei migliori “anticipatici “ del cinema, al punto da non poter risultare antipatico per sempre, riapparendo malato, come era veramente, nel seguito che Tom Cruise gli ha tributato. Vederlo accanto a due mostri sacri come De Niro e Pacino in “Heat” è stato per me eleggerlo tra i più appassionanti rappresentanti di quella vita che noi comuni mortali non avremo mai, ma che grazie a loro possiamo permetterci di sognare quasi realmente. Il suo “Batman” non è tra i miei preferiti, ma resta comunque una performance che lo lascia di buon grado sempre in competizione con il nuovo interprete di turno dell’uomo pipistrello. Abbiamo salutato e continueremo a salutare uomini e donne che ci hanno coinvolto in momenti di intensa passione, di azione e di trasporto. Che forse non avranno avuto una vita privata all’altezza delle storie che ci hanno raccontato, un dettaglio questo che tuttavia non intacca la loro immagine, nei cuori e nelle menti di chi, crescendo, non avrebbe mai voluto staccare il loro poster dal muro della propria cameretta. 

(Photo credit: Salvo)

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