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DISAGI DA EVITARE, EVIDENZE CUI  ARRENDERSI Ci penso da tanto e c'ho pensato così tanto che ho sprecato tutto questo tempo prima di tornare a scrivere. Mi rifaccio vivo con questa nuova riflessione, strettamente personale. L 'espressione di un'opinione che forse ai più non dirà nulla e interesserà ancor meno delle precedenti. Non detengo lo scibile universale, tanto meno la presunzione di pensarlo. Né posseggo inconfutabili capacità giudizievoli in grado di sentenziare con quella superiorità tipica dei saccenti che non mi appartiene. Ma ritengo che esprimere pareri più o meno condivisibili resti nel diritto di chiunque, me compreso. A condizione che venga fatto nel rispetto del prossimo e senza offendere. Così io faccio e così pretendo venga fatto nell’eventuale ritorno. E siccome ne ho bisogno, esteriorizzo qui un disagio sempre più insopportabile, che riguarda comunque solo me. Perché questo preambolo ? Proprio in funzione del contenuto di questa riflessione, che chi avrà...
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TUTTI SCRIVONO MA IO NO L'ho già detto che mi piacciono i libri ? Che non significa necessariamente che io ami leggere. Anche se lo faccio e mi piace farlo. Non sono un lettore accanito, perché io so cosa sono i lettori accaniti ed io non sono come loro. Ma i libri mi piacciono, nel senso che amo circondarmene, oltre che leggerli. Il che significa che a leggerne uno posso metterci anche molto più tempo di quanto ce ne metterebbe un lettore accanito e che in un certo lasso di tempo io legga molti meno libri di quanti ne legge normalmente un lettore accanito. Ciò non toglie che io ami i libri e che mi piaccia starci in mezzo. Ecco perché spesso mi rifugio nelle librerie. Quando ne ho il tempo e quando sento il bisogno di trovare riparo in luoghi che mi danno pace e sicurezza. Dopo casa mia, che comunque è piena di libri (e di molti ho dovuto disfarmi per carenza di spazio, un delitto consumato non senza colpa e sofferenza). Tra le tante riflessioni che coltivo aggirandomi tra gli sca...
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RIFLESSIONI CHE TORNANO Oggi di otto anni fa (lo so perché me lo ha ricordato Fb) scrissi questo: "Io non credo alle persone che non hanno rimpianti, quelle a cui è andato sempre tutto bene e che non sbagliano mai. Non esiste. È impossibile. Bello invece è a volte fermarsi e tirare le somme, periodicamente. Ma senza cercare risposte, solo facendo tesoro degli errori, così come dei successi. La vita và avanti, sempre e comunque." A distanza di tempo fà piacere tornare su certe riflessioni, riapprezzando anche quelli che furono i contributi di chi volle partecipare dicendo la sua, lasciando un parere, frutto di un pensiero per nulla scontato. In particolare due commenti, uno senza parole ma con una immagina esplicativa, molto chiara ed efficace: ed un altro sincero, molto personale, impreziosito dal dettaglio che chi lo scrisse oggi non c'è più. E quindi degno di attenzione ma anche di ringraziamento: Il tema di questa riflessione è l'umiltà, la capacità di riconoscersi...
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“NESSUNO MUORE SULLA TERRA FINCHÉ VIVE NEL CUORE DI CHI RESTA”. Distacco, perdita, morte. Parole che inquietano, accadimenti che stravolgono le esistenze. Chi termina la vita all’improvviso, chi dopo mesi di sofferenza. Chi in età avanzata, chi da giovane ed anche da bambino. Genitori che perdono i figli e non c’è dolore più grande. È sempre una partenza che si vorrebbe non avvenisse mai. Un giorno dell’anno è dedicato alla memoria di tutti coloro che hanno lasciato il mondo. È la ricorrenza del calendario a ricordarcelo, per quanto un giorno non basti, perché ogni giorno chi non c’è più è invece presente nel cuore di chi vuole e di chi ha bisogno che ci sia ancora. A volte sembra che solo in questo giorno ci si ricordi dei cimiteri, delle tombe, dei fiori. Ma nel cuore di chiunque il ricordo di chi ha segnato le esistenze rafforza un’unione forse ancora più forte di quella materiale che era. Col ricordo ci si puoi parlare in ogni momento e soprattutto non solo il 2 novembre. Col ricor...
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I POSTI MAGICI DEL CUORE Dipingono Galleria Mazzini come il “salotto buono” della città. Significa che è un luogo elegante e raffinato, la cui luminosità, naturale ed artificiale insieme e l’esclusivo transito pedonale, gli conferiscono un effetto di quiete e piacevolezza, ove chiunque può rifugiarsi dalla frenesia e dal rumore di un caotico centro città, pur restandone a diretto contatto. Contornati da botteghe raffinate, alcune storiche, alcune eleganti, da portoni antichi che introducono ad uffici prestigiosi ed ad abitazioni lussuose e aristocratiche. In questa galleria, al cui rifugio anche io ricorro di tanto in tanto per sentirmi in pace, dimorava in bella vista un negozio antico, che era già lì da molto prima che io nascessi e che recava un nome che era più che un invito. Era il richiamo magico per i bambini che volevano continuare a credere nella fantasia delle favole. Si chiamava infatti e non a caso “La fata dei bambini” e vendeva giocattoli.  Tanti, tutti, di ogni tipo ...
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STORIE DI SEMPLICE UMANITA' L'equipaggio di Msc Splendida salva 19 migranti (VIDEO) - Shipping Italy Ogni qual volta qualcuno salva la vita a un suo simile, si realizza il senso dell'umanità. Quando accade il contrario, o intenzionalmente non accade, si esprime la disumanità. Questa riportata al link è una notizia che arreca sollievo e beneficio a chi nell'umanità ancora ci crede. Ed è quantomeno sorprendente, ancorché condivisibile, che le persone che hanno compiuto questa gesto verranno premiate. Come a dire che essere umani è una dote che non tutti posseggono e che quando questa dote viene messa in pratica e portata a termine, va premiata. Come a dire che essere umani è un'eccezione, perché oggi chi popola il mondo lo è sempre meno e sempre meno comprende cosa significhi esserlo. (foto dal link)
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VOGLIATEVI BENE Come mio padre, genovese doc, anche io ho sposato una donna originaria del Sud. E come mio padre e come me, questa sarà forse la scelta che anche i miei figli faranno. E quindi -forse- la storia si ripeterà, andando avanti sul medesimo canovaccio, mantenendo legami che suggellano unioni universali, se pur entro i patri confini, perdurando scelte di cuore che sposano e rafforzano il concetto di integrazione, del quale umilmente ci sentiamo parte, solo vivendo. In tale contesto, come è successo a mio padre con mia madre, ciò ha implicato il mio totale coinvolgimento nelle tradizioni delle origini di mia moglie, ivi compresa l'acquisizione di una certa familiarità con il dialetto locale. In particolare, il lessico del suo è caratterizzato da espressioni metaforiche, o idiomatiche, o proverbiali, o anche improbabili, che una volta spiegate a chi non le padroneggia, risultano più che esaurienti, anzi lapalissiane al limite del disarmante. Il che fanno di tale dialetto un...