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Visualizzazione dei post da luglio, 2025
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BUON COMPLEANNO! Il mio blog ha compiuto un anno giusto ieri. Il tempo è passato e con esso anche l’entusiasmo di popolare questo mio spazio con pensieri o anche cazzate a ritmo quotidiano. L’idea iniziale era diversa. Dopo il periodo del lockdown, che in maniera del tutto imprevista ed inattesa mi aveva riempito di ispirazione, la quale a sua volta si concretizzava in espressioni di tale profondità da sorprendere me stesso, la routine è tornata lentamente ad impadronirsi della mia quotidianità. E ad appiattirla di nuovo. Così che anche lo stimolo del blog è durato poco. Che mi piaccia scrivere è un dato di fatto. Che io possa farlo, anche, ma quell’ispirazione di cui sopra non può e non deve mai mancare. Se manca, eccomi qui. Che io sia in grado di scrivere e bene è poi tutta un’altra storia. Più scrivo più leggo, più leggo più scrivo, rincorrendo me stesso, cercando di raggiungere quel livello di scrittura così coinvolgente da far dimenticare al lettore di stare leggendo, ma invece f...
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ATTENZIONE: CAMPO MINATO! Torna d'attualità l'argomento del fine vita. La vicenda di Laura riaccende il dibattito, torna a scuotere le coscienze, a mettere il pubblico nuovamente di fronte a scelte ed opinioni, per alcuni molto chiare e dirette, per altri contraddittorie. Nella migliore delle ipotesi è come attraversare un campo minato, perché il rischio di inciampare sulla spoletta di un parere impopolare o comunque avverso al proprio è altissimo. Il primo rischio lo corro io, che da credente sintetizzo la vita come un dono di Dio, per cui disfarsene volontariamente rappresenta un sacrilegio. Ma l’intelletto che mi caratterizza quale essere umano rigetta l’idea che vivere una vita in sofferenza fisica debba essere un dogma da rispettare a tutti i costi. D’altronde, se  Gesù guariva gli storpi e dava la vista ai ciechi, forse anche lui aveva coscienza di quanto dolore possa causare vivere privi delle normali capacità motorie e sensoriali ? Poi ci sono altri pareri coi quali con...
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DA GRANDE VOGLIO FARE IL BATTERISTA IN UNA ROCK BAND Oggi è una di quelle giornate in cui la leggerezza della stagione estiva lascia un po’ di tempo libero da dedicare a qualcosa che altrimenti va perdendosi. Ho un cd ancora intonso. Un gruppo del panorama rock moderno al quale pochi mesi fa non mi sarei neanche sognato di interessarmi. Ho un paio di cuffie praticamente nuove che non aspettano altro che di essere collegate allo stereo, per non disturbare chi mi sta accanto, ma anche per sentire il rock -pure quello moderno- al volume che gli compete. Gli accordi sono fin da subito frenetici e travolgenti e mi vengono addolciti da un gelato che non rifiuto anche se sto cercando di perder peso: ci sta che in questa mezz’ora di distacco dal reale mi conceda anche un piccolo piacere al gusto. E mentre basso e batteria mi pompano fragorosamente nel cervello dando ritmo a voci e melodie diverse ma che mi ci è voluto poco per apprezzare, il mio sguardo vaga per la stanza e mi accorgo di quant...
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GENOVA MALTRATTATA Ogni tanto mi capita di dedicare un pensiero alla mia città. Solitamente accade quando l’ispirazione mi coglie a spasso per le sue vie -un tempo uno dei miei passatempi preferiti, oggi meno assiduo per vari motivi- scoprendo nuovi aspetti degni di lode, piuttosto che vecchie crepe meritevoli di critiche aspre. Genova o la odi o la ami. Non so se si dice di lei, ma io lo dico perché ne sono convinto. Non c’è una via di mezzo. Il centro storico più vasto d’Europa, bello e affascinante per la sua profonda storicità e la stessa urbanistica del medio evo, può disgustare per il fetore che specie di questa stagione ne caratterizza l’atmosfera. La conformazione della città, stretta tra mare e monti, è tra le uniche al mondo, ma per percorrere quella ventina di chilometri o poco più che dividono Nervi da Voltri ci si può impiegare anche ore, perché la viabilità genovese è peggiore di un percorso di addestramento militare. E che dire del centro dello shopping, dove alcuni comm...
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CHE FUTURO CI ATTENDE ? Nessuno può saperlo e meno male. Se avessi una macchina del tempo la utilizzerei per tornare indietro, non per andare avanti. Perché scoprire in anticipo cosa accadrebbe a me ed al mondo potrebbe rivelarsi meraviglioso, ma anche deleterio. Certo è che con tutto ciò che ci succede intorno oggi, le premesse perché il domani sia migliore lasciano molto a desiderare. Sempre che per ‘migliore’ si intenda davvero una condizione più favorevole rispetto a quella attuale. Si tratta di  punti di vista soggettivi: ciò che è migliore per me potrebbe essere peggiore per qualcun altro e viceversa. Oppure potrebbe non avere alcuna rilevanza per qualcun altro. Mentre su un'immagine di mondo migliore potremmo concordare tutti se per migliore s'intendesse vivere in un contesto di pace globale, di buona salute, di società equa e solidale e così via. Elencando ognuno ciò che di bello vorrebbe vedere adornato il proprio mondo. Quindi parliamo di sogni, di quelli irrealizzabi...
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AMORE E DOLORE, SENZA LIMITI L’altro giorno avevo buttato giù un pensiero sulla morte dei due calciatori in Spagna, pensando al dolore dei genitori che perdono nello stesso momento due figli così giovani. Volevo dire che, per quanto tremenda fosse la notizia, di genitori che perdono figli così giovani è pieno il mondo, rinnovandosi la notizia ogni giorno. Ma la banalità della riflessione mi è parsa ovvia e superfluo ricordarlo, per quanto scontato, ma ahimè spesso ignorato. Poi, l’altro ieri, un adolescente scompare alla vista del padre e del mondo, sotterrato d’improvviso dalla sabbia di una buca che stava scavando, per gioco, sulla spiaggia. Una morte ancora più assurda dell’incidente stradale in Spagna, ma sempre una morte, che porta via un figlio giovanissimo a due genitori sfortunati, senza un perché. Non c’è spazio per chi preferisce criticare e dare consigli. Dovrebbe esserci spazio solo per le riflessioni strettamente personali. Riflettere su quanto preziosa sia la vita ed al t...